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Unire Pra e Motorizzazione

Unire Pra e Motorizzazione

AGGIORNAMENTO 2018

Dopo quasi un mese dalla sua approvazione definitiva da parte del Consiglio dei ministri, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo sul documento unico dei veicoli (il n. 98/2017), che attua la riforma Madia della pubblica amministrazione per la parte relativa a Motorizzazione e Pra.
Sinceramente non crediamo che possa portare a breve ad una vera RIVOLUZIONE cancellando davvero i due enti per riunificarli sotto un unico nome della Agenzia per il Trasporto. Ne parliamo qui

Sicuramente la riforma ha però introdotto significative novità per quello che riguarda la documentazione dei nostri veicoli auto e moto. Infatti dal 1 luglio 2018 entra in vigore il Documento Unico di Circolazione che sostituisce sia il Libretto di Circolazione sia il Certificato di proprietà.

COSA SCRIVEVAMO NEL 2015

Unire PRA e MOTORIZZAZIONE.
Se ne parla e sarebbe ora!

Oggi, tornano d’attualità le voci di cancellazione del PRA, di riunificazione con la Motorizzazione.
In Motohelp è da anni che crediamo che sia ora pensare di unire questi due fenomeni della burocrazia!

Inoltre crediamo che eliminare questo assurdo doppione faciliterebbe le vendite usato, e non di poco.

L’Italia ha questa strano strana e ingiustificata anomalia: due registri per conservare i dati dei veicoli e quelli dei loro proprietari, un doppione costoso e pasticciato.
Noi che ci occupiamo di rottamazione moto, sappiamo quanto sia complicato e incasinato tenere questi doppioni.
Veramente, chi sa dire la differenza tra l’uno e l’altro?
E’ sempre lo stesso gioco, come il vizietto di ribattezzare le tasse con sigle o nomi nuovi. Nel 1982 il bollo di circolazione cambiò nome e diventò “tassa di proprietà”. Erano uguali, ogni anno si pagava per circolare. Ma la sottile spiegazione, che il burocrate di turno aveva compilato, chiariva che il “pedaggio” era dovuto per la semplice iscrizione ai pubblici registri. Conseguenza micidiale: tutti i veicoli, anche quelli distrutti, esportati o venduti dovevano (e devono ancora) pagare la tassa per il solo fatto di comparire nel PRA (pubblico registro automobilistico). Come al solito, la tassa va versata anticipatamente, per tutto l’anno, da chi in quel momento risulti intestatario: così chi nel mese successivo deve rottamare o esportare la vettura, perde tutto. Sembra davvero assurdo discutere mesi sull’abolizione di una tassa sola (IMU) quando si potrebbe pensare ad un pacchetto di semplificazioni, che davvero non ci vorrebbe un genio ma che porterebbero risparmi enormi.
Speriamo che la strada sia quella buona per semplificarci la vita e smettarla di prenderci in giro in maniera così palese.

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