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Documento Unico di Circolazione

documento unico di circolazione

Ciao Certificato di proprietà e ciao Libretto? Arriva il Documento Unico di Circolazione!

Non avete mai pensato che fosse totalmente inutile avere 2 documenti, sostanzialmente uguali???

Ecco, anche noi.

Finalmente, dopo anni di “annunci” da parte della autorità competenti sembra che a partire dal 1 luglio 2018 si dovrebbe avere una netta semplificazione.
E’ in arrivo il Documento Unico di Circolazione che contiene appunto in un unico documento, il libretto di circolazione + il certificato di proprietà.

Infatti l’annotazione della proprietà del veicolo dovrebbe essere inserita DIRETTAMENTE nella carta di circolazione che peraltro è anche l’unico documento riconosciuto a livello internazionale e disciplinato da una direttiva europea (Il nostro CDP ossia il certificato di proprietà è una peculiarità tutta italiana, che ovviamente negli altri Paesi non hanno… ).

Certo non sarà la tanto amata riforma del PRA e della MOTORIZZAZIONE (anche qui da anni speriamo che vengano uniti…) ma qualcosa, ed è comunque positivo, sembra muoversi. Ne avevamo parlato qui

 

Cosa riporterà il DUC?

Nel documento unico verranno infatti annotati i dati tecnici del veicolo ed i dati di intestazione dello stesso, nonché i dati validati dal PRA relativi alla situazione giuridico-patrimoniale ed i dati relativi alla cessazione del veicolo dalla circolazione conseguente alla sua demolizione o definitiva esportazione all’estero.

Per l’ottenimento del documento unico sarà dovuta una tariffa che verrà determinata con apposito decreto e comunque non superiore alla somma delle tariffe oggi dovute per il rilascio della carta di circolazione e del certificato di proprietà.

Cosa succede per i Libretti ed i Certificati di proprietà rilasciati prima del 1° luglio? (NOTA: c’è stata una proroga al 2021, clicca qui per maggiori informazioni)

Dovremo sostituirli?

Niente affatto, semplicemente le carte di circolazione ed i certificati di proprietà rilasciati anteriormente al 1° luglio 2018, manterranno la loro validità e verranno sostituiti dal documento unico solo nel solo caso in cui si renda necessario una loro nuova emissione.

I Vantaggi Economici

Questa “semplice” modifica porterà un risparmio stimato in 39 euro a pratica. 

La novità avrà delle importanti conseguenze sul fronte delle tariffe. La scomparsa del Cdp, infatti, toglierà di mezzo due bolli, per un totale di 32 euro. Non solo. La vecchia tariffa Pra, i 27 euro che si versano all’Aci per l’iscrizione o la trascrizione di ogni veicolo, dovrebbe tornare a 20 euro (l’aumento da 20,92 a 27 euro fu deciso dall’allora governo Monti a marzo 2013).

Il risparmio per l’automobilista, dunque, dovrebbe essere di 39 euro. Che moltiplicati per i circa 8,6 milioni di formalità svolte dal Pra nel 2016 (iscrizione di nuovi veicoli e passaggi di proprietà di veicoli usati) dovrebbe portare a un risparmio complessivo annuo, per il popolo degli automobilisti (e dei motociclisti), pari a oltre 330 milioni di euro.

Riepilogando

Riepilogando  Dal 1° luglio 2018 per ogni nuova immatricolazione di autoveicoli/motoveicoli/rimorchi o aggiornamento della carta di circolazione, verrà rilasciato il nuovo “documento unico” che assorbirà le funzioni dell’attuale carta di circolazione e del certificato di proprietà (ricordiamo che quest’ultimo, esiste già solo in forma digitale dal 5 ottobre 2015 e non esiste più il classico cartaceo.

Questa modifica è stata introdotta dal decreto legislativo 29 maggio 2017 n. 98, pubblicato sulla G.U. n. 145 del 24 giugno 2017.

 

Come Leggere il Documento Unico di Circolazione

La lettura del Documento Unico di Circolazione richiede maggiore attenzione rispetto al precedente Libretto di circolazione, poiché le informazioni sono accompagnate da codici alfanumerici. Questi codici sono spiegati nella legenda presente sul retro del documento, consentendo una lettura standardizzata in tutti i Paesi dell’Unione Europea, come stabilito dalla direttiva europea 1999/37/CE. Tale sistema unificato ha l’obiettivo di facilitare il riconoscimento delle caratteristiche dei veicoli in modo rapido ed efficiente.

Dettagli della Direttiva Europea 1999/37/CE

Le ultime notizie in merito a questo nuovo documento, sono dettate dalla direttiva europea 1999/37/CE che è stata introdotta il 29 aprile 1999 con l’obiettivo di uniformare i documenti di immatricolazione dei veicoli all’interno dell’Unione Europea. Questo standard migliora la cooperazione transfrontaliera e semplifica i controlli. Grazie a questa disposizione, si ottiene una maggiore chiarezza e trasparenza nelle informazioni tecniche dei veicoli, riducendo al minimo le incomprensioni dovute a differenze nazionali nella documentazione.

 

Facciate del DUC

Il Documento Unico di Circolazione comprende la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà. È suddiviso in un fronte e un retro, ciascuno organizzato in 4 quadranti.

Facciata Posteriore

Nella facciata posteriore, il primo quadrante contiene la legenda, che aiuta a decifrare i vari codici presenti sulla facciata anteriore. Il secondo quadrante è dedicato ai tagliandi di revisione del veicolo, che deve essere effettuata a intervalli regolari: la prima revisione avviene dopo 4 anni per i veicoli nuovi, seguita da revisioni biennali. I due quadranti inferiori, invece, sono riservati all’aggiunta di eventuali tagliandi adesivi in caso di trasferimenti di proprietà o variazioni di residenza.

 

Facciata Anteriore

Anche la facciata anteriore è organizzata in 4 quadranti. Nel primo quadrante troviamo i dati identificativi del veicolo, come il numero di targa, e le informazioni sul proprietario. Il secondo quadrante include dettagli tecnici legati al veicolo, come la casa costruttrice, il colore, le caratteristiche del motore e la data di immatricolazione. Il terzo e quarto quadrante, infine, forniscono ulteriori informazioni riguardanti le dimensioni del veicolo, la tipologia di pneumatici utilizzati, la classe ambientale e il tipo di carburante o alimentazione.

Notizie: Proroga del DUC

Il nuovo documento unico di circolazione (DUC) è stato approvato con il decreto n. 98 del 2017, con una data di entrata in vigore inizialmente prevista per il 1° giugno 2020. Tuttavia, a causa dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19, i tempi di implementazione sono stati prorogati, posticipando l’entrata in vigore al 30 giugno 2021. Va precisato che il DUC non è obbligatorio per i veicoli acquistati prima del 1° ottobre 2021: per questi mezzi rimane valido il precedente libretto di circolazione, non richiedendo aggiornamenti immediati del documento.

 

Chi rilascia il documento unico di circolazione?

Viene rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). Come per la carta di circolazione, è obbligatorio da tenere mentre il veicolo è in circolazione.

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