Sicurezza stradale nuove barriere salvamotociclisti
i guard-rail come noi oggi li conosciamo sono stati pensati e progettati circa sessanta anni fa. E semplicemente sono stati pensati per le automobili.
Invece come è noto ormai, il motociclista che scivola rischia gravi lesioni a causa del paletto di sostegno che essendo un ostacolo fisso e molto sottile crea un terribile effetto ghigliottina.
Finalmente sembra muoversi qualcosa, come riporta l’articolo di oggi della Repubblica che riporta le parole del presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani durante la sua visita presso lo stabilimento Car Segnaletica Stradale di Ponte (BN), aggiudicatario della gara, in accordo quadro, per la realizzazione di barriere di sicurezza stradali di tipo “Anas”.
Queste barriere stradali di sicurezza d’acciaio innovative sono state progettate interamente da Anas, e sono tra le prime strutture in Italia di tipo continuo, ovvero con un profilo senza interruzioni che offre maggiore protezione in caso di impatto, tanto da essere definite “salvamotocilcisti”.
“Una delle peculiarità delle nuove barriere – spiegano i progettisti – è la presenza di uno schermo di protezione, che copre – in tutta la lunghezza – la parte bassa della barriera ed i pali che la sorreggono; essa è raccordata nella parte superiore al nastro a tripla onda, che ne risulta rafforzato, e nella parte inferiore arriva fin quasi a livello del piano stradale, al fine di ridurre al minimo il pericolo per i motociclisti, in caso di incidente; il “salvamotociclisti”, quindi, collabora anche alla performance della barriera anche per tutte le altre categorie di veicoli”.
La produzione delle nuove strutture è stata avviata all’inizio dell’anno e tra pochi giorni inizieranno le prime installazioni, a partire dalla strada statale 158 “della Valle del Volturno”, in Molise, che proseguiranno fino al termine del 2016, per un importo complessivo di oltre 20 milioni di euro, corrispondenti a circa a 200 chilometri di nuova installazione di barriere.
Da segnalare che l’Italia, nel settore della ricerca e dell’innovazione applicata alle strade, in particolare per le barriere stradali, ha sempre ricoperto una posizione di leadership e Anas, da parte sua, ha avviato fin dall’inizio un’intensa ricerca ed un programma di studi e progettazioni che si sta concretizzando con l’installazione di queste barriere innovative.
“L’obiettivo – ha sottolineato il presidente Armani – è avviare in modo concreto e significativo, con 200 km di installazione entro quest’anno, un processo continuo di miglioramento di tutte le protezioni nei tratti maggiormente compromessi, adottando queste soluzioni che sono composte di elementi uguali o simili, intercambiabili per le diverse classi di contenimento e stoccabili nei nostri magazzini, cosicché i nostri operatori possano prontamente intervenire per sostituirle in caso di incidenti.