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Moto: vendite dimezzate in 3 anni!!!

A quattro o a due ruote, il copione non cambia. È crisi vera. Vendite a picco, concessionari con i conti sempre più in rosso. Se il settore dell’auto va male, quello delle moto forse fa ancora peggio.Impossibile tracciare un paragone fra due mondi opposti, ma fra gli addetti ai lavori circolano le stesse preoccupazioni. Fra tutte, quella di avere perso la leadership in Europa a favore della vicina Francia. E per il Paese che ha inventato la Vespa è un grosso smacco. Se le cose proseguiranno così, il sorpasso della Germania – in crescita, ed è probabile che il recente acquisto di Ducati da parte di Audi sia uno stimolo in più – è solo questione di mesi. PARCO VECCHIO- Consola poco sapere che una moto o uno scooter su quattro, di quelli circolanti nel Vecchio Continente, «risieda» in Italia. Ma è un parco sempre più vecchio: secondo Confindustria Ancma, l’associazione dei produttori di due ruote, circa il 50% dei mezzi è obsoleto, vale a dire 4,5 milioni di motorini che spesso inquinano più di una macchina. Ovvio, la crisi ha compresso i portafogli di tutti, pure dei centauri. E la passione può attendere. Nel primo semestre il calo rispetto allo stesso periodo del 2011 è del 21,5% per un totale di 129.164 pezzi in sei mesi, con le moto – il business più redditizio – che fanno peggio degli scooter chiudendo con un -30%. Negli ultimi tre anni, le statistiche evidenziano un mercato dimezzato. Sembra un’altra epoca, ma solo nel 2009 si viaggiava oltre quota 500 mila. Complici gli incentivi, i quali una volta terminati hanno contribuito ad accentuare la caduta.
Un concessionario su tre rischia di chiudere i battenti e secondo alcuni calcoli la crisi ha tolto alla casse statali 250 milioni di euro in Iva negli ultimi tre anni. «C’è bisogno di un piano di rilancio, non più rinviabile, dell’economia per spingere i consumi – ribadisce Corrado Capelli, presidente di Ancma -. Nuove tasse (come l’aumento dell’Iva, ndr.) innesterebbero una spirale pericolosa».
SCONTI E USATO– Intanto pur di assicurarsi clienti e di non lasciare gli stock in magazzino si praticano sconti sempre più forti: «Le aziende stanno moltiplicando gli sforzi in promozioni per stimolare la domanda perché il ruolo che giocano le due ruote nella mobilità urbana è insostituibile», dice Capelli. Il problema è che va a fondo pure l’usato, di solito più resistente alla crisi: i passaggi di proprietà da gennaio a maggio sono scesi del 13,3%.Insomma, si torna ai livelli degli anni 90, ma non è solo colpa della recessione. Disaffezione dei più giovani che alle emozioni della sella preferiscono quelle di tablet e smartphone, prezzi dei carburanti record, assicurazioni tabù e costi esorbitanti dei garage hanno fatto il resto, secondo «Il libro Bianco sulle due ruote» di Ancma A resistere alla tempesta «perfetta» sono i player globali, come Piaggio che aumenta la quota di mercato in Italia al 30,3% nel primo semestre e al 26,7% in Europa nella categoria scooter. Ma a Pontedera sanno che la crescita vera si trova ad altre latitudini: negli Usa dove la Vespa va forte, ma soprattutto in Asia con investimenti massicci per potenziare la capacità delle fabbriche in Vietnam; e in India, dove il marchio è tornato di recente aprendo un impianto a Baramati.

LE «TIGRI» DEL SUD-EST ASIATICO
-Così come sta già accadendo nell’auto, anche nelle moto l’Europa giocherà un ruolo di secondo piano? Difficile, le sfide tecnologiche passano ancora di qui – a cominciare dalla sicurezza con la proposta dell’Europarlamento di rendere obbligatorio l’Abs entro il 2016 – e il valore della produzione è mediamente più alto che altrove. Ma sui numeri non c’è partita, basta prendere l’Indonesia: con 7 milioni e mezzo di due ruote ogni anno è il terzo mercato al mondo, dopo Cina e India. Per non parlare della produzione: nella Repubblica Popolare si assemblano 20 milioni di pezzi l’anno, in India otto, in Brasile tre, mentre nella Ue solo un milione. Che, però, è sufficiente a generare un fatturato di 7 miliardi l’anno.
Articolo tratto da corriere motori:
http://motori.corriere.it/motori/dueruote/12_luglio_09/moto-crisi-due-ruote_ab045f48-c992-11e1-826a-3168e25ab050.shtml

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